Adolescenza: definizone e problmatiche
Definizione e problematiche tipiche dell’adolescenza e approccio di psicoterapia
L’adolescenza è quel delicato periodo dell’esistenza caratterizzato dalla transizione dall’infanzia all’età adulta. Questa fase della vita ha inizio con la pubertà, ossia con l’insieme di trasformazioni fisiche che portano alla piena capacità riproduttiva, e termina quando l’individuo è ritenuto, da sé e dagli altri, un membro a tutti gli effetti della comunità degli adulti.
Già da questa prima definizione si possono intuire i complessi compiti di cambiamento individuale e relazionale che l’adolescenza comporta, e la difficoltà ad individuare in modo univoco la fine di questo periodo.Prima di tutto l’adolescente è chiamato a distaccarsi dall’immagine infantile di sé bambino, a causa dei rilevanti cambiamenti corporei causati dalla pubertà.Il compito principale è formare un’identità matura, ossia un concetto coerente di chi siamo e della direzione che vogliamo dare alla nostra vita.
La ricerca dell’identità è un momento delicato, che si realizza attraverso l’integrazione tra parti di sé “vecchie”, legate all’infanzia, e “nuove”, bisogni di dipendenza e bisogni di autonomia, desiderio di crescere e bisogno di rimanere bambino. L’attenzione non è più focalizzata solo sull’esterno ma inizia a concentrarsi sull’interno. Si alternano momenti di isolamento e riflessione e momenti di esplorazione. E’ importante che le spinte introversive si bilancino con quelle estroversive per un corretto sviluppo della personalità. Un fallimento dei processi maturativi può portare ad una confusione rispetto la propria identità e il proprio ruolo o allo sviluppo di una “identità negativa”.
L’adolescente che non si sente artefice della propria esistenza può sviluppare un atteggiamento passivo che può indurre un orientamento generale verso l’insuccesso.Anche dal punto di vista relazionale incorrono profondi cambiamenti. L’adolescente vive il lutto per il distacco dalle immagini idealizzate dei genitori, di cui, progressivamente, inizia a vedere anche gli inevitabili limiti.
Questa delusione è funzionale allo sviluppo dell’autonomia. L’adolescenza rappresenta una tappa importante del processo di separazione-individuazione, che sarà favorito proprio dall’aver sperimentato rapporti di intimità e fiducia con i membri della famiglia e dall’interiorizzazione di questi.
Il periodo dell’adolescenza non interessa solo l’individuo ma comporta profondi cambiamenti all’interno dell’intera struttura famigliare. In questa fase avviene una ridefinizione dei confini generazionali, ossia dei ruoli, delle regole e delle modalità comunicative tra genitori e figlio.
La ricerca di una propria identità autonoma richiede una regolazione delle distanze affettive, che se da un lato permettono all’adolescente di sperimentarsi in contesti nuovi, dall’altro gli dovrebbero consentire di far riferimento al supporto della famiglia. E’ importante che in questo periodo i genitori non colpevolizzino la ricerca da parte del figlio di altre figure di riferimento (il gruppo dei pari, altri adulti) e che reagiscano al cambiamento con tolleranza, non togliendo il supporto affettivo.
Il gruppo dei coetanei costituisce un punto di riferimento essenziale per l’adolescente, il quale spesso inizia ad assumere una serie di atteggiamenti di identificazione (attraverso il modo di vestire, il linguaggio) per rafforzare il suo sentimento di appartenenza.
Le aggregazioni di adolescenti sono un laboratorio di sperimentazione sociale e uno strumento di sostegno affettivo ed emotivo in grado di incidere sulla propria autostima e sulla futura posizione nella società.E’ importante che i genitori riescano a “metabolizzare” le nuove distanze e che favoriscano gli atteggiamenti di ricerca e di sperimentazione che porteranno l’adolescente alla più grande e difficile delle conquiste: se stesso.