Attacchi di panico: sintomi e trattamento

Cosa sono, quali sono i sintomi e come vanno trattati gli attacchi di panico

“E’ un po’ come sentirsi morire . O sparire. Ecco: sparire. Sembra che gli occhi ti scivolino via dalla faccia, e le mani diventano le mani di un altro,e allora tu pensi cosa mi sta succedendo?e allora il cuore ti batte dentro da morire, non ti lascia in pace.. e da tutte le parti è come se dei pezzi di te se ne andassero, non li senti più….. Insomma te ne stai per andare, e allora io mi dico devo pensare a qualche cosa, devi tenerti aggrappata ad un pensiero, se riesco a farmi piccola in quel pensiero poi tutto passerà, bisogna solo resistere, ma il fatto è che. .questo è davvero l’orrore.. il fatto è che non ci sono più pensieri , da nessuna parte dentro di te, non c’è più un pensiero ma solo sensazioni ,capite?sensazioni.. e quella più grande è una febbre infernale, è un tanfo insopportabile,un sapore di morte qui nella gola….”

“Oceanomare” di Alessandro Baricco

Sintomi degli attacchi di panico

L’Attacco di Panico (DAP) è un disturbo che colpisce improvvisamente soggetti apparentemente sani e non necessariamente posti in situazioni di stress, con particolare prevalenza giovani tra i 25-30 anni di sesso femminile.
L’Attacco di Panico
fa derivare la sua definizione direttamente dalla Mitologia:
Panico
e Pena erano gli aiutanti di cui si serviva Ade, Dio degli inferi, per indurre negli uomini, con la loro apparizione, un improvviso stato di terrore e sgomento, per poi sparire e lasciare i malcapitati pieni di sgomento e senza la possibilità  di rintracciare spiegazione alcuna per ciò che era loro accaduto.

Chi viene colpito da questo disagio è assalito da una preciso insieme di sintomi fisici che pongono il soggetto in una situazione di allarme quali: tachicardia, respirazione alterata (dispnea), annebbiamento della vista, giramenti di testa, vertigini, sudorazione alterata.
La condizione di allarme in cui si pone il corpo è legata a specifici sintomi psichici che caratterizzano questo disturbo, rappresentati da una improvvisa paura o terrore, da una sensazione di morte o di perdita del controllo delle proprie idee e azioni.
Negli episodi di attacchi di panico più gravi (la sintomatologia acuta dura circa dai 15 ai 30 minuti) il soggetto può perdere il contatto con la realtà  (derealizzazione) e avere la sensazione di vivere in una realtà  nuova o di essere una persona diversa tanto da non riconoscersi più (depersonalizzazione).
L’attacco di panico lascia nel soggetto una paura di fondo che, se non risolta in tempo, può dare luogo ad una serie di fobie, la più frequente delle quali è l’agorafobia (paura degli spazi aperti), fino al graduale stabilizzarsi di un insieme di limitazioni volte all’evitamento di situazioni potenzialmente ansiogene (usare l’ascensore, guidare, andare al supermercato, fare code) tanto da generare gravi forme di auto-isolamento ed quindi il rischio di una depressione secondaria.

Cosa significa l’attacco di panico?

Spesso i sintomi degli attacchi di panico vengono mal interpretati e quindi confusi con sintomi ad eziologia organica che possono condurre a visite specialistiche presso un cardiologo (paura dell’ infarto) o dall’otorino (per le vertigini); soltanto dopo aver escluso una serie di patologie si giunge all’esame psichiatrico e quindi alla diagnosi precisa.
E’ anche grazie ad una maggiore attenzione dei medici di base che questa patologia sta emergendo dal sommerso in cui è stata confinata per anni.

Pur concordando fermamente col fatto che il sintomo di Attacco di Panico sia, per ogni individuo che ne è colpito, espressione di un sotterraneo disagio peculiare all’individuo stesso, è possibile compiere alcune riflessioni di senso generale ricollegandoci direttamente all’ origine mitologica della definizione di tale sintomo.
Secondo il racconto mitologico, Pan aspettava la vittima da terrorizzare sotto la soglia, quindi nel momento del passaggio da un posto all’altro attraverso una soglia da varcare: ed è proprio la dimensione di passaggio da uno stadio all’altro della vita la caratteristica centrale del significato di questo disturbo.
Il sintomo di attacco di panico è la modalità  che l’organismo utilizza, paralizzando corpo e mente, affinchè si possa “esaudire” la sua richiesta di “essere lasciato in pace” (e quindi non si debbano affrontare cose per le quali non si è preparati o che non si vogliono accettare ecc).
L’attacco di panico potrebbe allora rappresentare un conflitto tra la spinta a voler “compiere il passaggio” e la paura delle difficoltà  e delle responsabilità  che esso comporta.

Trattamento attacchi di panico

Negli ultimi anni si sono messe appunto numerose strategie, per far fronte a questo tipo di disagio, sia  farmacologiche come gli ansiolitici sia psicoterapiche, quest’ ultime si concentrano sul rilassamento e la consapevolezza del qui e ora, andando a lavorare sulla parte mentale ed emotiva dell’individuo.

Dott.  Giacomo Del Monte e Dott.ssa  Alessandra Di Fusco