Infertilità: quando un problema psico-fisico nella donna incide sulla vita di coppia

La salute riproduttiva corrisponde ad uno stato di benessere completo sia psichico che fisico, Freud aveva sottolineato l’importanza dell’intima unità tra corpo e mente, non solo nella genesi del disturbo, ma, anche sulle conseguenze e l’eventuale risoluzione del problema, considerando la realtà fisica come la “roccia su cui siamo fondati”.

L’unità di corpo e mente è un’entità di cui non si ha piena coscienza, spesso è solo attraverso la percezione del dolore che si ha il senso del proprio corpo. Curioso è in questo senso il libro di Bion “Memorie del futuro”, i cui protagonisti si chiamano emblematicamente “Mind” e “Body”. I due si incuriosiscono l’uno dell’altro, si incontrano, cercano di conoscersi, ma, parlando non si capiscono e alla fine si arrabbiano per questo. Body dice allora a Mind “tutto ciò che dici è dolore per me”; e Mind gli risponde “è il solo linguaggio che capisci”.
L’infertilità è la condizione in cui una coppia non riesce ad avere un figlio dopo circa un anno di rapporti sessuali non protetti. Ed è ormai abbastanza diffusa presso la comunità scientifica, la consapevolezza delle difficoltà psicologiche che accompagnano la condizione di infertilità, riconosciuta come una “crisi di vita” che coinvolge, su diversi piani esistenziali, sia l’individuo che la coppia, dando luogo a vissuti di frustrazione, stress, senso di inadeguatezza e perdita di fiducia in se stessi.
Gli studiosi sostengono l’ipotesi secondo cui, i disturbi emozionali cronici e problemi psicosociali giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’infertilità in almeno la metà dei casi; altri ipotizzano che la stessa esperienza dell’infertilità, associata alle lunghe indagini diagnostiche e all’intrusività dei trattamenti possano provocare un forte disagio psicosociale e sessuale e contribuire al mantenimento, se non al peggioramento dell’infertilità; altri ancora ritengono che non si possa operare una netta separazione tra cause ed effetti, tra fattori somatici e psichici, in quanto essi interagiscono tra loro in un complicato intreccio di variabili. In relazione alle diverse ipotesi di ricerca, dalla letteratura recente sul rapporto tra fattori psicologici e infertilità emergono tre linee di studio centrali che riguardano:
1) I fattori psicologici nell’eziologia dell’infertilità;
2) L’impatto dell’infertilità sul funzionamento psicologico;
3) Le strategie di adattamento all’infertilità e gli aspetti della consulenza psicologica alle coppie infertili, inoltre, in seguito allo sviluppo delle moderne tecnologie di fecondazione assistita, si sta evolvendo una linea di studio sui correlati emotivi di tali trattamenti.
In questo lavoro mi sono concentrata in particolare sulla relazione tra l’infertilità e il vissuto della coppia. Risulta infatti che l’infertilità può essere un fattore di rischio molto grave per la relazione coniugale. Dai risultati delle ricerche più recenti si evidenzia che l’infertilità ha un impatto sul funzionamento psicologico, coniugale e sessuale, e sembra che l’esperienza dell’infertilità possa essere più o meno patogena in relazione ad una quantità di fattori, individuali e di coppia, cognitivi ed emotivi, medici e sociali. In particolare, alcune coppie mostrano di adattarsi e di saper far fronte alla crisi di infertilità, attivando nuove risorse, meglio di altre.
In particolare gli studi che si rifanno a modelli cognitivi esplorano i diversi stili di risposta e le strategie di adattamento e gestione dello stress.
La coppia può esprimere diversi e numerosi sentimenti negativi che scaturiscono dalla condizione di non potere o non riuscire ad avere figli, sentimenti che vanno dalla sorpresa alla negazione, alla sofferenza e alla frustrazione, dalla vergogna alla depressione, senso di essere senza speranza, dolore, fino alla risoluzione ad avere figli tramite la fecondazione assistita, ad adottarli, o a valorizzare la vita di coppia anche senza figli.
A livello di coppia la “crisi di infertilità” può inficiare le sfere della comunicazione, dell’attività sessuale e dei progetti futuri e dare luogo a una condizione di conflitto e di isolamento sociale. In questo ambito è possibile la richiesta di un percorso terapeutico il cui obiettivo diviene la capacità di generare uno “spazio fisico e mentale” nel quale la coppia stessa affronti l’esperienza dell’infertilità, sia per quello che rappresenta per ciascuno dei due partner, sia come capacità di osservare insieme e condividere le modalità con le quali la coppia sta vivendo questo tempo di infertilità.